Ammirare la cartolina

Quasi fosse un paese in via di estinzione, sempre più stranieri s’innamorano dell’Italia. Come ci si innamorerebbe di un Panda. A George Clooney, Dustin Hoffman, Sting piace tanto l’Italia. Certo loro idolatrano l’icona eterna del senso comune, non denunciano niente. Ma anche ammirando la sua cartolina non è detto che il messaggio che passa non sia poi così ingiusto. Bisogna ammirare la cartolina. Ma non come fa la tv, bensì come fanno le persone di buon senso (anche comune). Ammirare la cartolina è un ingenuità. Ma ammirarla perché si preservi la sua realtà non lo è. Quella c’è quando si crede che l’immagine sia una copia della realtà. Ma l’immagine, l’idea, non è una copia della realtà, come fosse una proprietà di default. Lo è quando la realtà cerca di imitarla. Credere che la cartolina sia la realtà è lo scherzo che ci fa il cervello quando guardiamo troppe immagini e poche cose. Quello che ci succede quando guardiamo troppa tv. Basta guardare ancora la tv. Potrebbe essere lo spirito dell’italiano che vuole cambiare: “Basta con la tv!”. Ma se avesse la forza di uno spot elettorale, allora staremmo guardando ancora immagini.

Che fa in tivù?

Nel dibattito sulla mancanza di identità nella sinistra italiana, sulla sua “assenza”, ci si dimentica spesso di una cosa apparentemente marginale: il regime politico di tipo televisivo. La politica nel nostro paese esiste attraverso la televisione, si esprime attraverso la televisione e il suo linguaggio è di tipo televisivo. Se a questo tipo di regime si aggiunge il monopolio la situazione si complica ancora di più. E’ il monopolio televisivo, più del regime, l’aspetto che determina negativamente la qualità dell’informazione e dei contenuti politici. Si dice che la sinistra non ha un’identità, ma se il luogo in cui dovrebbe esprimere questa sua labilità è uno solo ed è attualmente occupato, inaccessibile, il risvolto è drammatico. Credo che la domanda dov’è la sinistra diventi una falsa questione nel momento in cui si restituisce alla politica un luogo adatto per esprimersi. Così la questione sull’identità della sinistra diventa un’altra più urgente: la politica che esprime se stessa unicamente attraverso la televisione.

amev