Io so e ho le prove. Io so come hanno origine le economie e dove prendono l’odore. L’odore dell’affermazione e della vittoria. Io so cosa trasuda il profitto. Io so. E la verità della parola non fa prigionieri perché tutto divora e di tutto fa prova. E non deve trascinare controprove e imbastire istruttorie. Osserva, soppesa, guarda, ascolta. Sa. Non condanna in nessun gabbio e i testimoni non ritrattano. Nessuno si pente. Io so e ho le prove. Io so dove le pagine dei manuali d’economia si dileguano mutando i loro frattali in materia, cose, ferro, tempo e contratti. Io so. Le prove non sono nascoste in nessuna pen-drive celata in buche sotto terra. Non ho video compromettenti in garage nascosti in inaccessibili paesi di montagna. Né possiedo documenti ciclostilati dei servizi segreti. Le prove sono inconfutabili perché parziali, riprese con le iridi, raccontate con le parole e temprate con le emozioni rimbalzate su ferri e legni. Io vedo, trasento, guardo, parlo, e così testimonio, brutta parola che ancora può valere quando sussurra: “È falso” all’orecchio di chi ascolta le cantilene a rima baciata dei meccanismi di potere. La verità è parziale, in fondo se fosse riducibile a formula oggettiva sarebbe chimica. Io so e ho le prove. E quindi racconto. Di queste verità
Tag / potere
Ma quali tifosi
Lasciate fuori il calcio nei terribili episodi di violenza ultras. E’ una questione legata alla criminalità, all’ordine pubblico. Si tratta di pazzi fottuti che picchiano e sfasciano. I problemi sono due: animali bavosi da un lato e la volontà di farli entrare negli stadi dall’altro. Un dibattito che mette insieme le due cose confonde tutti e giova a chi ha interesse che ci sia questa indistinzione. Porta a dire “il calcio è violenza”, eppure io sono un tifoso e non mi pare di essere violento, quindi la visione del gioco del calcio non porta alla violenza. Si tratta di animali che trombano poco e picchiano tanto e seguono il calcio per affermare la propria identità (non a caso ultras è aggregazione, non passione per lo sport). Il fatto che siano tifosi non è la causa scatenante della loro follia ma la causa accidentale: se non è il tifo è la fame, se non è la fame è la frustrazione sociale e se non è la frustrazione è la noia. Qual è il fatto grave: che hanno accoltellato delle persone o l’hanno fatto in quanto ultras? Se fosse stato uno sguardo storto o uno spintone il risultato sarebbe stato identico. La questione è annosa: la violenza come moneta, il denaro come violenza, la paura come controllo e potere.
Un popolo con poche competenze linguistiche, cioè che non sa leggere e comprendere frasi complesse, fa molto comodo al potere. Molto