se i napoletani facessero meno i napoletani napoli somiglierebbe di più alla napoli che i napoletani vorrebbero
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Il consulto informatico via telefono ai tardivi digitali è una specie di paradosso. Un po’ come se un cieco ti telefonasse per aiutarlo ad attraversare la strada, e tu non puoi che domandargli: “Cosa vedi?”
Italiano, 27 anni
– Papà, vado a vedere un appartamento da affittare
– Perché, non stai più bene a casa con mamma?
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Astronomical zoom #2
Uragano a New York: le autorità continuano a cercare chi cazzo ha sbattuto le ali a Pechino
L’articolo di Francesco Merlo apparso oggi su Repubblica è agghiacciante. 120 euro di editoriale per dire che Breivik è un “giocondo”, un “cretino”, che il suo gesto è la “degenerazione delle invettive della Fallaci” e dei romanzi del XIX secolo. Ma in genere non è Feltri a dire queste minchiate? E pensare che anch’io sono capace di dire una tale carrellata di banalità qualunquiste. Solo che lo faccio gratis

My grandfather, class 1917

La necessità da parte di alcuni di giudicare l’attentato di Oslo come l’attentato ad una società “libera e democratica” somiglia al tentativo disperato del presentatore di rassicurare gli spettatori quando c’è qualcosa che non va. L’impellente bisogno di aggiungere subito queste parole, senza alcun motivo, per sottolineare l’ingiustizia di un gesto terrificante non fa altro che manifestare l’insicurezza e l’ingiustizia in cui riversa la società moderna
