Crisi di sesso

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Ciò che spaventa la religione non è l’importanza del sesso, al contrario. I padri della Chiesa la sanno lunga sul sesso, sulle use perversioni, sui suoi effetti, e sono gli ultimi a sottovalutarne l’importanza. Ciò che li spaventa è che il sesso possa comandare una concezione della verità separata dal senso. La cosa terribile è che il sesso sia ribelle a ogni donazione di senso, mentre per la religione è una questione vitale il poter spiritualizzare, e dunque far significare, il rapporto sessuale […].

La funzione antireligiosa del faccia a faccia pensiero/sesso sotto il segno della verità è che esso sottrae il discorso sul sesso alle pretese della morale. Tale sottrazione equivale a una rivoluzione di così vasta portata da dubitare che il secolo [il XX ndr] sia riuscito a realizzarla. Certo, ha estirpato il sesso dalle figure più manifeste della moralità. Ma lo ha anche de-moralizzato? La morale può nascondersi sotto l’edonismo. L’imperativo “Godi!”, oggi sbandierato da tutte le riviste per adolescenti, mantiene e aggrava le strutture sintetizzate dell’imperativo “Non godere!”.

Alain Badiou, Il secolo, Feltrinelli, Milano 2006, pp. 95-96.

La restaurazione del XX secolo

Come definire gli ultimi vent’anni del secolo, se non come la seconda Restaurazione? Constatiamo, in ogni caso, che questi anni sono ossessionati dal numero. Dato che una restaurazione altro non è se non il momento della Storia che dichiara impossibili e abominevoli le rivoluzioni, nonché naturale quanto eccellente la superiorità dei ricchi, è comprensibile che essa adori il numero, che è anzitutto numero degli scudi, dei dollari o degli euro […]. Ma, in senso più profondo, ogni restaurazione ha orrore del pensiero e non ama che le opinioni, in particolare l’opinione dominante, riassunta una volta per tutte nell’imperativo di Guizot: “Arricchitevi!”. Il reale, correlato obbligato del pensiero, viene (non senza buone ragioni) considerato dagli ideologi delle restaurazioni come qualcosa di sempre pronto a sfociare nell’iconoclastia politica, quindi nel Terrore. Una restaurazione è innanzitutto un’asserzione circa il reale, nel senso che è preferibile non averci nulla a che fare.

Alain Badiou, Il secolo, p. 39, Feltrinelli, Milano 2006.