Il Movimento 5 Stelle ha detto qualcosa di sinistra

C’è il determinismo economico:
L’Iraq, come il Guatemala o il Congo RCD hanno avuto il torto di possedere delle risorse.

L’antropologia economica:
I poveri hanno il torto di avere ricchezza sotto ai piedi. Il petrolio iracheno è stato il peggior nemico del popolo iracheno.

La riflessione di sinistra:
Una digressione su Mattei è d’obbligo, se non altro per capire quanto, dall’invenzione del “profitto ad ogni costo”, ogni industriale, stato sovrano o partito politico si sia messo contro il capitalismo internazionale abbia fatto una brutta fine
.

Citazionismo di sinistra, nientemeno che da France Culture:
In “La verità nascosta sul petrolio” Eric Laurent scrive: “Il mondo del petrolio è dello stesso colore del liquido tanto ricercato: nero, come le tendenze più oscure della natura umana. Suscita bramosie, accende passioni, provoca tradimenti e conflitti omicidi, porta alle manipolazioni più scandalose”

Uno schietto e sempreverde spirito sessantottino:
Il denaro è sempre denaro!

Uno j’accuse anti-antiterrorismo in pieno stile antiamericano:
L’attentato alle Torri Gemelle fu una panacea per il grande capitale nordamericano. Forse anche a New York qualcuno “alle 3 e mezza di mattina rideva dentro il letto” come capitò a quelle merde dopo il terremoto a L’Aquila.

Un accenno di filosofia politica sul rapporto tra economia e politica:
Comprare F35 mentre l’Italia muore di fame o bombardare un villaggio iracheno mettendo in prevenivo i “danni collaterali” sono azioni criminali che hanno la stessa matrice: il primato del profitto sulla politica.

L’analisi geopolitica:
La messa in discussione di alcuni stati-nazione imposti dall’occidente dopo la I guerra mondiale ha una sua logica

E per finire la battuta sulla logica del terrorismo, quella ripresa dai giornali:
Dovremmo smetterla di considerare il terrorista un soggetto disumano […]

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Nell’articolo firmato dal deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista la parola capitalismo/capitalista” viene ripetuta ben nove volte. Meraviglia! Un applauso al compagno Di Battista
Il post è incredibilmente lungo e mette sul piatto due questioni complesse impossibili da esaurire in un articolo: l’analisi geopolitica e la questione energetica. Insomma, è un autentico articolo politico scritto da un politico. 
Di Battista fa, necessariamente semplificando, una breve storia del dopoguerra mediorentale, soffermandosi (fortunatamente) sul solo Iraq. Poi saltella un po’ qui e un po lì tra complotti della CIA e dittatori fantoccio. Sul finale, da vero membro di partito di opposizione, si lancia in altissime proposte politiche tra conferenze di pace, bandi alla vendita delle armi, ridiscussione dei confini degli stati -chiamando in causa il ruolo dell’Europa, vera assente politica- e come ultimo punto una messianica proposta sulla fine dell’economia basata sul petrolio.
Roba da mandare in brodo di giuggiole qualunque nostalgico di sinistra.
Già prevedo l’articolato dibattito tutto italiano, che si dividerà tra:

1) Vabbé, Di Battista ha scoperto l’acqua calda
2) Terrorista
3) Chi è questo Gianbattista
4) Lo avevo detto che c’entravano le scie chimiche