«Ammetto di aver acquisito, dopotutto, qualcosa di importante dallo studio della fisica. Prima, quando sedevo su una sedia e avvertivo una traccia del calore lasciato da chi mi aveva preceduto, ero solito rabbrividire leggermente. Ora è tutto finito, perché al riguardo la fisica mi ha insegnato che il calore è una cosa del tutto impersonale».
Albert Einstein riporta le parole del matematico Marcel Grossmann sull’esperienza di quest’ultimo nella collaborazione con il fisico tedesco. In Kip Thorne, Buchi neri e salti temporali, Castelvecchi, Roma 2013, p. 113.