Scoreggie musicali

Alcuni imitano i versi degli uccelli, degli animali e le voci degli altri uomini che non è possibile non esserne ingannati; altri, poi, emettono dall’ano a loro piacimento e senza alcun cattivo odore così tanti e così vari suoni, che sembrano quasi cantare con quella parte del corpo

Aurelio Agostino d’Ippona, De Civitate Dei, XIV, 24.

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