«[“Che è una cosa”?], che è come chiedersi, ha realmente senso porre tali domande? Noi sappiamo che discutendo di tali problemi non si dà principio a niente. Le conseguenze sono le stesse, sia che li poniamo, sia che li tralasciamo. Se non prestiamo attenzione all’avviso di pericolo posto accanto ad una rete d’alta tensione e tocchiamo i fili, siamo morti. Se non prestiamo ascolto alla domanda “che è una cosa?”, “dopo non succede niente”. Se un medico sbaglia nel curare un certo numero di malati, c’è pericolo che costoro muoiano. Se un insegnante interpreta per i suoi studenti una poesia in modo assurdo, “dopo non succede nulla”. Ma forse è bene parlare con maggior cautela: non prestando ascolto alla domanda sulla cosa o interpretando in modo inadeguato una poesia sembra che in seguito non accada nulla. Un giorno – forse 50 o 100 anni – qualcosa tuttavia accade».
Martin Heidegger, La questione della cosa, Mimesis, Milano 2011, pp. 51-52.