«All’estremo nord, dove c’è la neve, tutti gli orsi sono bianchi. La Terranova sta all’estremo nord e lì c’è sempre la neve. Di che colore sono gli orsi lì?»
«Non so, io ho visto un orso nero, altri non ne ho visti. Ogni località ha i suoi animali».
«Stando alle vostre parole, tutti gli orsi devono essere bianchi».«Spiegate cos’è un albero».
«Perché dovrei, tutti sanno che cos’è un albero, non c’è bisogno che glielo dica io».
«E come potreste definirlo in due parole?».
«In due parole, melo, olmo, pioppo».«Se arrivaste in un posto dove non ci sono auto, cosa direste alla gente per spiegare che cosa esse sono?».
«Direi che hanno quattro zampe, delle sedie davanti per mettersi a sedere, un tetto per ripararsi e un motore. Ma poi direi: se ci sali per farci un giro, scoprirai cos’è».
«È fatta in fabbrica. In un solo viaggio può percorrere la distanza che un cavallo percorrerebbe in dieci giorni, tanto va in fretta. Cammina con l’aiuto del fuoco e del vapore. Si accende il fuoco, così l’acqua bolle e si trasforma in vapore, il vapore dà forza alla macchina. Non so se ci sia l’acqua in un’auto, ma ce ne deve essere. L’acqua non basta però, ci vuole anche il fuoco».«Che uomo siete, com’è il vostro carattere, che qualità e che difetti avete, come vi descrivereste?».
«Sono venuto qui dall’UchKurgan, ero molto povero, adesso mi sono spostato e ho dei bambini».
«Ma che difetti avete?».
«Quest’anno ho seminato un pud di grano, e un po’ alla volta correggeremo i difetti».«Che tipo di persona sei?»
«Cosa posso dire del mio cuore? Come posso parlare del mio carattere? Chiedete agli altri, loro possono dirvi di me, non io».
Domande su persone a bassa alfabetizzazione in Uzbekistan e Kirghizia, anni 1931-32. Aleksandr Romanovič Lurija, Storia sociale dei processi cognitivi, Giunti-Barbera, Firenze 1976, pp. 99 ss, in Walter J. Ong, Oralità e scrittura, Il Mulino, Bologna 2012, pp. 99 ss.