Il principio democratico della divisione dei poteri è oggi venuto meno. Il potere esecutivo ha di fatto assorbito, almeno in parte, il potere legislativo. Il parlamento non è più l’organo sovrano cui spetta il potere esclusivo di obbligare i cittadini attraverso la legge: esso si limita a ratificare i decreti emanati dal potere esecutivo. In senso tecnico, la Repubblica non è più parlamentare, ma governamentale. Ed è significativo che una simile trasformazione dell’assetto costituzionale oggi in corso in misura diversa in tutte le democrazie occidentali, benché sia perfettamente nota ai giuristi e ai politici, rimanga del tutto inosservata da parte dei cittadini. Proprio nel momento in cui vorrebbe dar lezioni di democrazia a culture e tradizioni diverse, la cultura politica dell’Occidente non si rende conto di averne del tutto smarrito il canone.
Giorgio Agamben, Stato di eccezione, Bollati Borighieri, Torino 2003, p. 28.