«Se viene meno la consapevolezza della presenza latente della violenza in un istituto giuridico, esso decade. Un esempio di questo processo è fornito, in questo periodo dai parlamenti. Essi presentano il noto, triste spettacolo, perché non sono rimasti consapevoli delle forze rivoluzionarie a cui devono la loro esistenza…Manca loro il senso della violenza creatrice di diritto che è rappresentata in essi; non c’è quindi da stupirsi che non pervengano a decisioni degne di questa violenza, ma curino, nel compromesso, una condotta degli affari politici che si vorrebbe senza violenza»
Era il 1921.
Walter Benjamin, Zur kritik der gewalt, in Gesammelte Schriften, Frankfurt am Main 1974-1989, vol. II, I (1977), citato in Giorgio Agamben, Homo sacer, Torino 2005, p. 47.