Laurearsi a 28 anni è uno spreco, non da sfigati. Però è bello pagare le tasse per 10 anni, vero Stato? Il tema del posto fisso non è monotono, ma vecchio, in un mondo dove il capitale necessita di mobilità infinita. In più, il tema del posto fisso in Italia è molle, viscido, insidioso. C’è chi cerca il posto fisso perché se ne frega di specializzarsi, basta che alla fine del mese guadagni qualcosa. Niente da biasimare. Poi c’è chi ha trovato un posto fisso con un calcio in culo in un’impresa che richiede specializzazione e se ne frega del fatto di non prendersi cura della sua attività. E questo è deprecabile.
Una volta si chiamava ars retorica, quella pratica sublime del convincere con un contenuto, difficile equilibrio tra un sofista e Platone: convincere dicendo la verità. Oggi si chiama comunicazione. I tanti Monti e Martone che amano così tanto affermare senza esprimere, giudicare senza spiegare, dire senza mostrare, che hanno tante abilità scritte nei loro curricula infiniti, ma non quella più importante quando si parla, ovvero comunicare, farebbero meglio a starsi zitti la prossima volta. E lavorare.