La burocrazia è come il familismo

Otto Von Bismarck, primo ministro del Regno di Prussia

È un po’ come se la burocrazia fosse una forma di familismo che va per risonanza: ciascuno, senza mai esporsi, fa un pezzettino di qualcosa, una piccola mansione atomizzata, a cui si aggiungerà un altro pezzettino da vidimare, e così via.

Ogni gesto, preso per sé stesso, è insignificante ma riutilizzabile. Ne richiama un altro, che ne richiama un altro, e così via fino a risuonare per simpatia, finché a un certo punto questo millepiedi fatto di gesti protocollati assume una forma accettabile.

Nessuno opererà mai spontaneamente ma sempre su richiesta, su sollecito. Ciascuno è avviato, come un motore.

Tutti, alla fine, dobbiamo lavorare, ma siamo troppi. E allora spalmiamo il più possibile tutto quello che c’è da fare redistribuendolo forzatamente su tante cellule, così che nessuno si ritrovi senza fare niente e ciascuno partecipi alla composizione di un puzzle impersonale, senza regia. Finché a un certo punto, quando provoca un danno, il dirigente interviene non facendo altro che agire spontaneamente, come si sarebbe potuto fare dall’inizio, ben prima dell’avvio della catena di compitini. Il dirigente rompe il meccanismo e determina un governo momentaneo, utile solo a ristabilire il flusso che si era inceppato. Una volta ristabilito, il governo si ritirerà di nuovo lasciando che il flusso riprenda a scorrere.

Questa dinamica somiglia al familismo perché il familismo è questo meccanismo qui, dove un capobranco, o più capobranchi, si prendono in carico le principali responsabilità, redistribuendole poi a loro volta come un tonno spalmabile su tutto il gruppo gregario. I capobranchi, senza delegittimarsi, si deresponsabilizzano responsabilizzando i gregari in mansioni di cui non sono responsabili perché quello che fanno, preso per sé stesso, non ha valore. Ha valore solo nell’insieme, nel risultato del lavoro del branco, che è un buon lavoro quando è risonante.

Non importa che struttura serva questo apparato. Funziona in una democrazia, funziona in una dittatura. È totalmente impersonale. È un’operosità inutile nelle sue parti, funzionale nel suo insieme. Banale come il male.

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