Il problema degli affitti brevi si risolve con gli affitti lunghi

(Peter/Flickr) via

Io non ho neanche una casa di proprietà e non penso che in questa vita riuscirò mai ad acquistarne una. In vecchiaia mi godrò quella che mi lascia in eredità papà, che dividerò con mio fratello. Per cui quello che sto per dire mi viene naturale ed è la dimostrazione che le posizioni politiche, come diceva Marx, sono dettate da condizioni materiali. Ma per tutti gli altri, quelli che le proprietà ce le hanno, vi basti sapere che potreste surclassare il materialismo e fare un gesto politico autentico perché non dettato da necessità materiali. Io sono contro gli affitti brevi perché sono in fitto, ma quello che fitta a un residente la sua proprietà quando potrebbe fittarla a un turista, beh, ha stravinto. Fare gli affitti lunghi perché è giusto fare così, sacrificando il proprio profitto. In altre parole, le cose nella società si cambiano cambiando più che parlando, pontificando, polemizzando, riflettendo, giudicando, pensando, ballando.

Le assemblee pubbliche le fa chi ha bisogno di una casa, per confrontarsi e solidarizzare ma concretamente, per cambiare le cose, chi ha una casa in più dovrebbe fittarla a un residente. Punto. Hai voglia di discutere, senza la volontà degli interessati, i pluri-proprietari che decidono di sacrificare il profitto, hai voglia di parlarne.

Chi mai possa fare una cosa del genere – scegliere volontariamente un affitto lungo, sacrificando un mero interesse economico, il profitto, per uno più grande, l’equilibrio sociale – avrebbe anche un’ottima occasione di popolarità. Potrebbe postare sui social questa saggia decisione una volta messa in pratica. Pensateci, potrebbe fare un post tipo: «Io non parlo, io faccio. La mia unica casa di proprietà [bugia ma di buon effetto] io la metto in fitto a un residente e vaffanculo i turisti!». Farebbe un figurone pieno di like. Unirebbe vanità e moralità, sarebbe applaudito dalla comunità e tante persone gli chiederebbero di fare l’amore.

Pensateci, pluri-proprietari. Invece di fare profitto potreste fare l’amore, o essere amati.

Purtroppo tutti i pluri-proprietari sono stronzi a loro insaputa, una goccina di merda in un mare di auto-assoluzione, dove chiunque viene interpellato sulla questione ti risponderà: «IO?!? Ma io che c’entro? Cioè tra tutti, proprio IO?! La casa è di papà che mi ha chiesto di metterla su airbnb, io non ci guadagno niente. Anzi, vado pure a fare le pulizie. E poi dai, io sono di sinistra! Lo sai. Proprio a me mi stai a chiedere sto sforzo morale? Che non sono manco milionario. Proprio IO dovrei fare un affitto lungo? Ma chiedilo a chi ha otto immobili, io ne ho solo quattro!»

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