L’ altra sera esco dal cinema, salgo in macchina e accendo la radio. Prima notizia: il presidente del Consiglio dice che siamo “sull’ orlo della guerra civile”. Seconda notizia, il Consiglio superiore della magistratura dichiara che il presidente del Consiglio è “un pericolo per la democrazia”. In tempi normali, e in un paese normale, un normale cittadino, udite quelle parole, si chiede se è il caso di dormire a casa oppure, con una barba finta, riparare nel più vicino motel per sfuggire ai rastrellamenti. Ma dai finestrini della mia macchina non vedevo passare autoblindo, e il silenzio della notte non era rotto da colpi di cannone e da sirene ululanti. Tanto è vero che, dieci secondi dopo, avevo già cambiato canale e guidavo sereno ascoltando Laura Pausini. Questo può significare due cose. La prima: accadono cose orribili e viviamo giorni tremendi, ma per assuefazione o per cinismo non ce ne rendiamo più conto. La seconda: non viviamo affatto cose orribili e giorni tremendi, solo una mediocre decadenza, e il clima da Ultimi giorni di Pompeiè solo un espediente retorico per farci credere che di fianco a noi stia passando la Storia. Sinceramente, non saprei dire quale dei due equivoci sia quello in atto. So solo che entrambi sono equivoci. Per questo ascolto Laura Pausini. – MICHELE SERRA
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