Da qualche settimana nella mia città (Napoli) si stanno moltiplicando le manifestazioni di piazza contro la “disastrosa gestione dei rifiuti a napoli”. La particolarità di questi eventi è che si svolgono nel week-end. La cosa che più mi incuriosisce, perché davvero non capisco, è perché si dà l’appellativo “manifestazione di protesta” a un evento che si svolge nella tarda mattinata di sabato o, peggio, della domenica. Poiché non si tratta della raccolta fondi per i leucemici o di un concerto di musica popolare, ma di una protesta (ripeto: p-r-o-t-e-s-t-a), il messaggio che passa è molto ambiguo. Mi sembra quasi di sentire l’inconscio di tutti quelli che credono fortemente ad una manifestazione che si svolga con dolcezza, senza scomodare nessuno, senza sacrificare i propri interessi, senza rompere le balle alla circolazione: “Si si, ci sarò, ma per piacere nel week end che durante la settimana sono impegnato”.
